“Perche’ piangi, che cosa e’ successo? “ le concitate,parole a frammenti che i telefonini trasmettono qualche volta in termini piu’ drammatici per le continue interruzioni,
Elena e’ in vacanza in una delle tante sterminate spiagge del sud. sua figlia lavora a roma e ha sempre di piu’ negli anni ostentato un’indipendenza di idee e di affetti dal la sua famiglia,che sono diventati un fossato di cose non dette, di rimpianti nascosti,
Di sensi di colpa inespressi, una sua telefonata, una telefonata di Ada che si dispera e’ quindi un richiamo…imprevedibile e sconvolgente.
Sull’aereo che vola verso Roma, Anna si pone tutti gli interrogativi su eventi che oggi fanno parte del quotidiano: gli stupri, le aggressioni,gli incidenti,la casa devastata dai ladri…pensa a questa figlia intelligente e sensi bile che le chiede aiuto e il suo pianto copre il rumore dell’aereo che sta atterrando, e’ quello di un bambino che cerca di comunicare il suo bisogno di amore.
Parlare nuovamente insieme,anche tra le lacrime e’ come rientrare in punta di piede in un giardino bello e incantato,che per molti anni e’ stato ermeticamente chiuso.
Non ha importanza il motivo di tale disperazione: un amore finito o una persona che ti ha deluso…ci sono dei momenti magici nella vita in cui si spezza la routine dei rapporti razionali e predeterminati,in cui il bisogno di un altro,madre sorella ,amante,si esprime in una istintiva autenticita’.
Elena non sa e forse non vuole sapere che si tratta di un raro momento!
Sente battere il cuore a ritmo di danza,le sembra di essere entrata in un sogno,cerca le parole che consolano le carezze dimenticate,partecipa,per la prima volta all’esperienza del dolore di un altro come se fosse suo.
Petits fleurs