• Il progetto “SEGNACOLIper” di Alberto Timossi

    I Segnacoli sono sorti sullo specchio d’acqua del Kothon per testimoniare il tempo trascorso su un luogo rimasto quasi immutato dalle sue origini. I secoli hanno visto alternarsi culture, credenze, civiltà e culti diversi. La memoria di questi cambiamenti, svanita nel nulla, viene quotidianamente ricercata dagli archeologi che indagano i più piccoli segni per decifrare il tracciato della Storia.

    Ventisei Segnacoli, uno per ogni secolo andato, diventano la rappresentazione reale e misteriosa della ricerca continua, dell’indagine minuziosa: si ergono sull’acqua davanti a noi, rossi, e si offrono come oggetti di indagine.

    Con questo spirito, a distanza di due anni, compaiono di nuovo suddivisi in trittici, in luoghi diversi fra loro per caratteristica e missione, ma accomunati da segni distintivi di qualità.

    Il progetto prevede una mappa con geolocalizzazione in tutta Italia delle opere dell’artista riconducibili a Segnacoli, che verranno dotate in sito di QR code per permettere al visitatore di rintracciare tutte le installazioni presenti.

    L’elemento del Segno, che è un accento, un elemento di continuità tra passato e presente, che sottolinea la necessità anche della società industrializzata di tutelare l’ambiente (installazioni in location produttive) e dell’uomo di dialogare con il proprio passato (installazioni in location di valore storico/archeologico), in questa maniera si smaterializzerebbe attraverso la realtà della mappa online. Il mondo virtuale, in questo caso, sarebbe al servizio del mondo reale, per facilitare l’incontro “fisico” tra scultura e osservatore.

    Un circolo virtuoso che si vuole instaurare grazie alla nuova missione dei Segnacoli.

    Il progetto “Segnacoli per”, verrà accompagnato da una piattaforma web che aiuterà a localizzare i vari elementi disseminati sul territorio, collegando fra loro i luoghi che li accolgono. Si tratta di un’occasione, da una parte, di valorizzazione del tessuto produttivo e imprenditoriale, con l’attenzione al sostenibile, dall’altra di accostare le realtà culturali, dai Musei archeologici, alle raccolte di Arte contemporanea.

    Intervista con Alberto Timossi sui Segnacoli

    Qui di seguito potete trovare una mappa di tutti i segnacoli mano a mano che verranno collocati. 

    Alberto Timossi
    Lo scultore Alberto Timossi opera da molti anni nell’ambito delle installazioni ambientali con interventi volti a sensibilizzare sul tema del cambiamento climatico (“Fata Morgana/dentro l’Antropocene”, Lago del Rock Glacier del Col d’ Olen, Gressoney La Trinitè, 2017; “Fata Morgana/la fonte sospesa” Fontana della Minerva , La Sapienza Università di Roma, 2018; “Pietre nere per il Lago Sofia”, Ghiacciaio del Calderone, Gran Sasso, 2018) e del mutamento ambientale (“Illusione”, Cave Michelangelo, Carrara, 2015; “Spilli” Lago exSnia , Roma, 2018).

    La sua ultima opera temporanea site specific , “Segnacoli”, è realizzata in collaborazione con la fondazione Whitaker (Palermo) , con La Sapienza Università di Roma -Missione archeologica a Mozia, la Soprintendenza Regionale BBCCAA di Trapani e patrocinata dal comune di Marsala, dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Trapani e dalla Fondazione Orestiadi di Gibellina. L’esposizione è pubblicata in un catalogo edito da De Luca Editori, distribuito nelle librerie in tutta Italia.

    Per Alberto Timossi, l’inserimento di una opera di arte contemporanea in un sito archeologico è una esperienza unica, perché “le due discipline si avvicinano e compenetrano, in quanto entrambi scrutano nella realtà, osservano i dati e li interpretano , sondano nell’animo umano e cercano il filo misterioso apparentemente invisibile”.

    www.albertotimossi.com



Questo sito utilizza cookie di profilazione di terze parti, per migliorare la tua esperienza di navigazione.
Continuando la navigazione acconsenti all'utilizzo dei cookie. Clicca qui per chiudere questo messaggio

Se vuoi saperne di piu' clicca qui.